Tra i fondatori della rivista letteraria “RIVIERA DELLE PALME ”pubblica nell’inserto cultura numerosi racconti della raccolta “Solitudini” che riscuotono unanimi consensi.
Il racconto “Incontro” pubblicato in “Antologia dello Zirè d’oro” riceve il premio “Ju zirè” a L’Aquila 1990.
Il treno si era appena mosso. La lettura di Notturno Indiano di Tabucchi mi aveva portato con l’immaginazione a vivere l’avventura di un viaggio attraverso paesaggi onirici, incantato da una natura in penombra dalle tonalità azzurrine; il profumo di un maleodorante vagone in cui carni tumefatte, putrescenti compagni di viaggio olezzavano.
Piatto ,monotono, uguale il paesaggio si slargava dietro il finestrino, tremulo sotto una luna seducente di fine settembre.
Disperso tra le righe affabulanti pretesti di evasione.
Un figura inquieta si era fermata per un attimo sulla porta. Personaggio uscito dalle righe del libro, parola sustanziata, svanita come un’esclamazione.
Fuori la Luna descriveva l’orizzonte sull’umida superficie, definitivo, ed il viaggio tra luoghi sacri di un civiltà arcaica riprese veloce.
Bambine offerte per pochi soldi allo straniero in cerca di forti emozioni, una veggente dai lineamenti rivoltanti, labbra sottili di serpente si aprivano al guizzo di una lingua che modulava sibili di terribili predizioni, mucchi di indefinita sostanza confusi con stracci, sonori nei flebili lamenti di morte.
Ed il tranquillo Adriatico era il Gange.
Riapparve la figura inquieta. Traballava su gambe esili, lunghe, che sostenevano un corpo allampanato.
L’avventura ora continuava, fuori dalle pagine, nello scompartimento che mi portava alla mia città.
Ebbe qualche difficoltà ad entrare. Poi prese posto nella poltrona di fronte.
Le mani irrequiete frugarono nel taschino della giacca da dove trasse un pettine con il quale ravviò i capelli pronunciando indecifrabili parole.
Poi mi sembrò di capire qualcosa che voleva essere la confessione di un segreto.
Era circospetto. Le parole spezzate da ammiccamenti, tormentate da un movimento del viso e della bocca, strabuzzare di occhi, erano difficilmente intelligibili.
E’ una cosa grossa…a Pescara zio Remo…ha rovinato tutto…-.
E alludendo a non definibili fatti od avvenimenti, cominciò a frugare nelle tasche da cui prese un pacchetto di sigarette. Me ne offrì una, deluso del rifiuto, con gesti epilettici riuscì a fatica a portarsi in bocca la sigaretta che accese con lungo movimento del braccio.
Sono anziano – proseguì quello sempre più irrequieto sulla poltrona.
Non mi sembra- feci io cercando di sondare il terreno per un improbabile dialogo. – Avrete una cinquantina d’anni…-
Lo sapevi. Chi te l’ha detto? Cinquant’anni precisi – e tra balbettii e difficili gesti per tirare fuori dalla tasca della giacca il portafoglio, fissavo i suoi occhi nei quali avrei voluto leggere la sua storia vedere la sua avventura, ma erano un muro opaco, notte buia, impenetrabile.
Mi sembravano di pietra, roteavano nelle orbite come sassi opalescenti di fiume.
Rinsecchiti tendini, piccoli rigonfi violacei era la sua mano che mi protese la carta di identità.
Mi sembrò argomento opportuno parlare del lavoro, del suo lavoro prima del pensionamento.
Sono anziano. Prima ho fatto il cameriere …a Cortina…Conosco il tedesco, parlo tedesco.-
E cominciò a pronunciare frasi che dovevano essere di quella lingua, oscura per me ignorante il significato.
Ora faccio il cameriere, faccio il commerciante.-
Mi sembrava, adesso, poter azzeccare anche il tipo di commercio. Non aveva con sé bagagli, o pacchi o qualsiasi cosa ingombrante. Azzardai la domanda, ma lui rispose:- Vendo ,compro di qua, di là. Sono commerciante iscritto alla Camera di Commercio, al comune…Mio genero al comune, laureato geometra, sposato, disegna case, disegna quello che vuoi. Fino di testa, è marito di mia figlia.-
Vendi figurine di santi?-
Nel teramano è diffusa la vendita di santini e pare che sia un’attività fiorente e lucrosa.
Non rispose. Armeggiò nel taschino della giacca da cui trasse nuovamente il pettine, ricompose i capelli mentre il volto sembrava ora volersi illuminare, ma la bocca aperta ad un sorriso beffardo disegnò una smorfia atroce. Poi prese bustine contenenti due catenine.
Ecco,- mi dissi – siamo giunti al capolinea. Ora me le offre in vendita.-
E cominciai a pensare che non doveva poi essere tanto strano il compagno di viaggio che aveva ben saputo preparare il terreno per piazzare la mercanzia.
Ma quello rimise le catenine nelle buste che ripose in tasca.
Sono per le mie due nipotine – disse – vado a trovarle a Pescara.-
Ha altri figli?-
No -
Vive solo? -
Ho la moglie -
Che lavoro fa sua moglie?-
Si lavora, si guadambia – ed esplose in una risata isterica, compiaciuta, sfottente.
A villa Serena, la clinica dei pazzi – Mi riusciva difficile ora trovare altro argomento per parlare. Quello si girò verso il finestrino e rimase immobile a fissare il cielo appena rischiarato dalla Luna indiana, su un orizzonte tremulo. Prese il mio posto nel viaggio fantastico.
Salutai. Ero arrivato a destinazione. Non rispose.
Giù dal treno mi sforzai di rappresentarmi il volto, per storicizzare un incontro che sembrava ora soltanto sognato.
“Riviera della palme” anno I – aprile 1986 – inserto Arte e Cultura pag. VIII: pubblicazione del racconto di Mauro Crocetta “Il giovedì santo”
“Riviera della palme” anno I, n. 6 – maggio 1986 – inserto Arte e Cultura pag. VI: pubblicazione del racconto “Ultima sonata di Chopin”
“Riviera della palme” anno I – giugno 1986 – inserto Arte e Cultura pag. V: pubblicazione del racconto “La visita”
“Riviera delle palme” anno I, n.7 – agosto 1986 inserto Arte e Cultura pag. VI: VIII: pubblicazione del racconto “Il ritorno”
“Riviera della palme” anno I – ottobre 1986 – inserto Arte e Cultura pagg. VII – VIII: pubblicazione del racconto “Il cartaginese”
“Riviera della palme” anno I – novembre 1986 – inserto Arte e Cultura pag. VII: pubblicazione del racconto “Pranzo di Natale”
“Riviera della palme” anno I – dicembre 1986 – inserto Arte e Cultura pag. VIII: pubblicazione del racconto “La verginità riconquistata”
“Riviera della palme” anno II – marzo 1987 – inserto Arte e Cultura pag.III: pubblicazione del racconto “I nostri idoli”
“Riviera della palme” anno III, n. 4 – aprile 1987 – pag.VIII pubblicazione del racconto “Alla stazione”
“Riviera della palme” anno III, n. 5 – maggio 1987 – nell’inserto ‘Arte Cultura’ pagg.VII – VIII pubblicazione del racconto “L’Eccellenza”
Riviera della palme” anno IV – settembre 1988 – nell’inserto ‘Arte Cultura’ pag.VIII: pubblicazione del racconto “Il compleanno”
“Riviera della palme” anno VI – gennaio – febbraio 1990 – pag.4: pubblicazione del racconto “Il carrierista”
“Riviera delle palme” anno VI – marzo – aprile 1990 – pag.4: pubblicazione del racconto “Il matrimonio”
“Riviera della palme” anno VI, n. 5/6 – maggio – giugno 1990 – nell’inserto ‘Arte Cultura’ – pubblicazione del racconto “Urbino”
“Riviera della palme” anno VI, n. 7/8 – luglio – agosto 1990 – nell’inserto ‘Arte Cultura’ pag.III – IV pubblicazione del racconto “Onora la madre”
“Riviera delle palme” anno VI n. 9/10 – settembre – ottobre 1990 – nell’inserto ‘Arte Cultura’ pubblicazione del racconto “Incontro”
“Riviera della palme” anno VII – n.4 – 5 – maggio – giugno 1991 – pag.8: pubblicazione del racconto “Il venditore di rose”
La Vallisa” quadrimestrale di letteratura ed altro – anno X – N. 30 – dicembre 1991 pubblicazione del racconto “Il compleanno”
“Riviera delle palme” anno IX n. 3 – 4 – marzo – aprile 1993 – pag. 4: pubblicazione del racconto “Viaggio in Russia”
“Riviera della palme” anno XI, n. 3 – maggio – giugno 1995 pubblicazione del racconto “Una compagna di scuola”
“Riviera delle palme” anno XI n. 4 – luglio – ottobre 1995 – pag. 7: pubblicazione del racconto “Viaggio a Praga”
Riviera delle palme” anno XIV n. 2 – marzo – aprile 1998 – pag. 6: pubblicazione del racconto “La Modernità”
Comments are closed.